È lecito che il paziente che deve sottoporsi ad un intervento laser per la rimozione di un tatuaggio si chieda se sia doloroso.
Intanto, perché l’azione viene svolta a livello del derma e poi perché il laser è noto per il calore che produce.
Ecco perché in fase di consulenza spiego sempre che la rimozione del tatuaggio non è del tutto indolore. A seconda della propria soglia del dolore, infatti, si potranno avvertire fastidi e pizzicori e un calore intenso sulla pelle. Queste sensazioni hanno però una breve durata e sono assolutamente sopportabili.
In ogni caso, è possibile applicare una crema anestetica un’ora prima dell’intervento.
Vuoi sapere per quanto tempo dovrai sopportare questo fastidio? La durata di ogni seduta di rimozione tatuaggio non è determinabile a priori poiché dipende dalla grandezza della parte che verrà trattata. In media si impiegano dai 20 ai 30 min.
La pelle non deve essere aggredita eccessivamente e la rimozione del tatuaggio dovrà essere graduale.
Non è possibile quantificare un numero di sedute necessarie per la rimozione tatuaggio Salerno.
Possono essere sufficienti 4 o anche 20 sedute.
Cosa determina la durata del trattamento? Intanto l’estensione del tatuaggio, la sua età e l’eventuale presenza di pigmenti colorati.
In fase di consulenza il medico riesce a determinare i tempi necessari anche grazie al supporto offerto dal laser-test. Si tratta di un primo trattamento della parte che serve a verificare la reazione della tua pelle all’impulso laser.
Come abbiamo detto, il rispetto della pelle è essenziale perché il tatuaggio venga rimosso correttamente. Ecco perché tra una seduta e l’altra è bene che trascorrano almeno 4-6 settimane, in modo che la pelle “guarisca” perfettamente
No, il laser non lascia cicatrici. Intanto, la sua azione mirata e selettiva sull’inchiostro impedisce che venga danneggiata la pelle circostante.
Poi, se usato correttamente, non può produrre danni che causerebbero cicatrici.
Purtroppo, ho avuto casi di pazienti a cui era stato rimosso un tatuaggio con cicatrici causate proprio da un cattivo uso del laser.
Ecco perché, come sempre, affidarsi al medico estetico e non ad improvvisati è sempre la soluzione migliore.
Si, è possibile rimuovere un tatuaggio durante la gravidanza, il trattamento è assolutamente sicuro. Il rischio di contrarre delle infezioni da laser è, infatti, già molto improbabile in generale.
Tuttavia, durante la gravidanza si sconsiglia l’impiego di pomate anestetizzanti e la pelle è particolarmente fotosensibile. Questi due aspetti potranno quindi provocare una sensibilità maggiore al dolore causato dal laser. Il consiglio è quindi di attendere la fine della gravidanza per potersi sottoporre al trattamento di rimozione tatuaggio senza eccessivo dolore.
Il laser causa piccole microlesioni che rendono la pelle più sensibile ed esposta. Ecco perché dopo essersi sottoposti ad un trattamento di rimozione tatuaggio Salerno è consigliabile applicare sulle zone trattate creme idratanti e soprattutto schermate.
L’esposizione al sole è da evitare poiché la zona trattata è per qualche mese foto-esposta.
Dopo il trattamento, inoltre, potrebbero formarsi delle piccole croste: queste non andranno rimosse, dovranno cadere da sole. Infine, in caso di bruciore, applicare del ghiaccio sulla parte può essere benefico.
Dopo aver rimosso un tatuaggio e fino a 3 ore successive alla seduta, la pelle potrebbe reagire al laser con episodi di sanguinamento, una pelle arrossata o particolarmente bianca, gonfiore o bolle. È per questo motivo che tra una seduta e l’altra si attendono circa 6 settimane.
La pelle dovrà ripristinarsi e nei 15 giorni successivi bolle e croste cicatrizzanti si riassorbiranno naturalmente.
E tu quali domande hai da pormi sulla rimozione tatuaggi Salerno? Scrivimele nei commenti.
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