Proviamo a chiarire innanzitutto cosa sono gli angiomi. Stiamo parlando di lesioni benigne provocate dai vasi sanguigni che si dilatano velocemente, generalmente sono asintomatiche e vanno trattate, pertanto, come degli inestetismi della pelle.
L’angioma cutaneo è rialzato e può essere congenito o acquisito. I vasi sanguigni appaiono come intrecciati tra loro e sono più frequenti nella popolazione femminile. In alcuni casi si caratterizzano per una eccessiva proliferazione di alcuni vasi sanguigni (emangiomi), in altri di vasi linfatici (linfangiomi).
Approfondiamo insieme questo passaggio.
Si parla di emangiomi quando sulla cute appaiono come delle macchie piatte di un colore rosso-viola (angioma piano) o di un rosso brillante (angioma tuberoso). Si dicono angiomi immaturi, invece, quelli che appaiono come dei piccoli puntini rossi sulla pelle.
Spesso si localizzano su viso e collo ma possono comparire in ogni parte del corpo.
Ognuno di loro ha delle precise caratteristiche e evoluzione di cui tener conto in fase di valutazione clinica. Gli angiomi tuberosi, ad esempio, nei primi anni di vita possono regredire e scomparire del tutto senza lasciare traccia. Gli angiomi piani, al contrario, possono modificare il loro aspetto e crescere di dimensione.
È bene rivolgersi sin da subito ad uno specialista del settore per conoscerli ed intervenire. Nella maggior parte dei casi non sarà necessario alcun tipo di trattamento mentre in altri sarà consigliata un’asportazione chirurgica.
Vediamo perché e quando rimuovere gli angiomi.
Gli angiomi si diagnosticano facilmente nel corso di una semplice visita dermatologica. Per conferma si può effettuare un ecocolordoppler per stabilire la profondità della lesione e tenerne sotto controllo l’evoluzione. Per escludere la presenza di un tumore maligno si consiglia biopsia per esame istologico.
Di rado la formazione degli angiomi è piuttosto complessa perché coinvolge non solo i vasi venosi superficiali, ma anche i vasi arteriosi situati in profondità. In questo caso, si possono riscontrare patologie vascolari ad essi correlate che richiedono una osservazione periodica e uno screening costante nel tempo.
Il mio consiglio è di intervenire in caso di linfangiomi che interessano i vasi linfatici. Un problema che coinvolge una piccola percentuale della popolazione e si possono presentare superficialmente o come una massa di formazione sottocutanea.
Nell’uno e nell’altro caso possono dare alcuni problemi. Superficialmente, possono rompersi facilmente e far uscire la linfa mentre nel caso in cui i linfangiomi siano sottocutanei, possono essere pericolosi nella misura in cui crescendo vanno a comprimere gli organi accanto. Come è più opportuno intervenire?
La medicina estetica è un valido supporto in caso di rimozione angiomi a Salerno. Soprattutto in questi casi:
1. quando gli angiomi sono molto grandi;
2. quando gli angiomi si collocano in zone sensibili come palpebra, occhio, orecchie, bocca o genitali;
3. quando si tratta di un notevole problema estetico.
Le tecniche utilizzate per la rimozione angiomi dipenderanno poi dalle casistiche. Si usa l’elettrocauterizzazione, la crioterapia dermatologica con azoto liquido ma, soprattutto, il laser che ha dimostrato dare ottimi risultati nel tempo.
La rimozione angiomi laser a Salerno è un tipo di intervento che avviene in tempi rapidi, viene effettuato senza anestesia e ti consente di riprendere subito i tuoi impegni quotidiani. Studi clinici hanno confermato la validità dell’intervento su un’ampia percentuale di pazienti.
Ma quale tipo di laser viene utilizzato per la rimozione angiomi?
A seconda dei diversi tipi di angioma da rimuovere (piani, rubino, ecc.), il Laser ND-Yag ha dimostrato ampiamente le sue potenzialità. Altrettanto interessanti i risultati che si ottengono con Laser Diodi 532oLaser KTP.
L’energia del laser vascolare Nd-Yag (Neodimio YAG) permette di emettere una lunghezza d’onda pari a 1064 nm che penetra nei tessuti e coagula selettivamente il sangue. L’epidermide così non risulta in alcun modo danneggiata grazie al principio di foto-termolisi selettiva.
Non solo, prima e dopo il trattamento la parte verrà raffreddata prevenendo così ogni possibile sensazione di fastidio che potrà percepire il paziente.
I risultati ovviamente dipendono dal singolo caso e da come si presenta l’angioma. Può essere sufficiente una sola seduta o due/tre per angiomi che hanno una certa estensione e dimensione. Ogni seduta dura dai 20 ai 30 minuti circa e puoi subito tornare ai tuoi impegni. Nessun effetto collaterale.
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